“Nella Prima Parte del corso verranno trattati i seguenti Argomenti..”
Dopo una breve introduzione agli argomenti di interesse ed un accenno alle motivazioni politiche e normative che hanno condotto alla promulgazione della Legge c.d. anticorruzione, la trattazione è stata suddivisa in tre distinte sezioni, con, da ultimo, l’indicazione bibliografica di quelli che sono apparsi i contributi più interessanti già editi in materia.
La prima sezione riguarda la nuova disciplina dei reati di corruzione propriamente detti, dal momento che, nella sezione successiva, l’attenzione è stata posta su quelle forme di reato che, pur gravitando nell’ambito dei modelli corruttivi, colpiscono condotte che, per motivazioni diverse, si discostano dalle prime, vuoi perché anticipano la tutela del bene protetto dagli artt. 318 e ss. C.p. vuoi perché non vedono come agente principale del concorso necessario il soggetto qualificato.
Nella sezione iniziale, quindi, sono state schematizzate le caratteristiche principali dei delitti di Corruzione propria e di Corruzione impropria, con approfondimenti sugli elementi essenziali ed integranti gli stessi e facendo un raffronto fra la normativa vigente e quella previgente
“Nella Seconda Parte del corso verranno esposti i seguenti Argomenti..”
La seconda sezione, come già detto, ha per oggetto l’introduzione di quelle nuove figure di reato con le quali il Legislatore si è posto l’obiettivo di estendere l’area del penalmente rilevante, per non lasciare impunite condotte dall’evidente disvalore sociale.
Il rimando riguarda i delitti previsti oggi dagli artt. 346-bis C.p. e 2635 C.c. ovvero il Traffico di influenze illecite e la Corruzione tra privati, individuando, anche in questa parte dell’elaborato, gli elementi caratterizzanti le fattispecie in commento, le differenze fra l’attuale disciplina e quella precedente e gli aspetti di diritto intertemporale.
“Nella Parte Finale del corso verranno trattati i seguenti Argomenti..”
Da ultimo, nella sezione conclusiva, è stato illustrato l’intervento di riforma del reato di concussione, facendo cenno allo sdoppiamento del vecchio art. 317 C.p. nelle due fattispecie della Concussione per costrizione e di quella per induzione, ora prevista nell’art. 319-quater sotto la rubrica dell’Induzione indebita a dare o promettere utilità.
Particolare approfondimento è stato dedicato sia alla tematica delle condotte poste in essere dal soggetto qualificato che, in maniera diversa a seconda della loro esteriorizzazione verso il privato, possono integrare costrizione o induzione, sia ai rapporti con il reato di corruzione impropria e propria, così come deciso da una recente ed importante pronuncia delle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione, sia alle questioni che inevitabilmente vengono in rilievo sotto il profilo della continuità (o meno) della norma previgente con quelle odierne.